Il pensiero di san Lorenzo circa la vera chiesa di Cristo, continua e si sviluppa ancor meglio nel presentare le note della chiesa. Il ragionamento fondamentale a tale riguardo è questo: i Padri hanno sempre visto nell’unità, santità, cattolicità e apostolicità dei segni indubitabili della vera chiesa di Cristo. Ora i movimenti luterano non possiedono neppure uno di questi segni infallibili.
San Lorenzo costatata come sia fuori dubbio che il luteranesimo, come tutte le sette, si dica e si creda la vera chiesa di Cristo. Già Lattanzio1 costatava questo fatto dicendo che <<ogni eretico pensa che la sua setta sia la setta cristiana per eccellenza e che la sua chiesa sia la vera chiesa cattolica>>.
Proprio per tale motivo, afferma Lorenzo, i santi Padri si sono sforzati di assegnare i caratteri, i segni e le note, autentiche ed evidenti, che aiutano a discernere la vera chiesa di Cristo da ogni altra setta.
Lorenzo prosegue facendo notare che per distinguere la falsa chiesa dalla vera, si potrebbero ridurre tutte le note, tutti i segni di identità a questa proposizione di Vincenzo di Lerino:2 “E’ cattolica e vera solamente quella chiesa che è stata creduta da tutti, in tutti i luoghi e sempre”.
Di fatto però, riconosce Lorenzo, per assegnare il numero di queste note, si è generalmente ricorsi al simbolo di Costantinopoli3 che ci dà le quattro note seguenti: unità, santità, cattolicità, apostolicità.
Riconosce Lorenzo << L’eresia infatti che distrugge la fede, non consiste in un semplice errore, ma nella difesa ostinata dell’errore4>>.
Come esempio, Lorenzo ricorda le chiese dei Corinti e dei Galati, che erano vere chiese non eretiche: la prima rimproverata da Paolo per la sua falsa dottrina circa la risurrezione dei morti (cfr. 1Cor. 15,12); la seconda, che credeva alla necessità dell’osservanza mosaica per la salvezza.
(cfr. Gal. 1,6)
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