di Gianluca Zappa
- Il monachesimo benedettino insegnò che il
lavoro non era una condanna di schiavi e servi, ma un’attività umana con una
sua dignità.
Nel cap. 47 della regola di San Benedetto si legge: ” se le esigenze locali o la povertà richiedono che i monaci si occupino personalmente della raccolta dei prodotti agricoli, non se ne lamentino, perché i monaci sono veramente tali, quando vivono del lavoro delle proprie mani come i nostri padri e gli Apostoli’.
Nel mondo classico c’era una netta divisione: il lavoro nei campi era un’attività da schiavi. Benedetto dice che tutti devono lavorare e mette il lavoro sullo stesso piano della preghiera: “ora et labora”. Da allora il lavoro umano non sarà più qualcosa di cui vergognarsi. Un’altra autentica rivoluzione.
Roba da Medioevo
Commenti recenti