di Gianluca Zappa
- Una
delle più grandi invenzioni medievali è l’ospedale, sconosciuto all’antichità
classica e ad altre culture. È con il cristianesimo che fin dai primi secoli ci
si occupa della cura di poveri, pellegrini, malati.
Cominciano singoli vescovi che mettono a disposizione le loro case, proseguono imperatori cristiani come Giustiniano. In Occidente ci pensano i monaci nei monasteri: la carità cristiana esige che i sofferenti vengano accolti e serviti. Nascono xenodochi, nosocomi, brefotrofi, orfanotrofi.
Intanto, soprattutto nei monasteri, la medicina fa progressi. Nei secoli XII e XIII si assiste ad una vertiginosa moltiplicazione degli hospitalia (grazie soprattutto all’opera di confraternite di laici animati da profonda religiosità) nei quali cominciano ad entrare i medici e i chirurghi.
Da generico luogo di ricovero, l’ospedale si trasforma in un luogo dove si deve offrire una speciale cura delle malattie, perché l:uomo è fatto di anima e di corpo e il corpo va curato.
Roba da Medioevo!
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