di Gianluca Zappa

  • La suddivisione delle ore in minuti? La dobbiamo a un giovane storpio che in altre epoche e culture (e anche nella nostra) sarebbe stato abortito. Si chiamava Ermanno. Era figlio di una nobile famiglia tedesca. Nacque tanto storto e rattrappito che non riusciva a stare eretto, a camminare e perfino a stare comodo sulla sedia che gli avevano costruita. Un essere così è passato alla storia come Ermanno lo storpio (1013-1054), venerato come beato.
    La famiglia lo affidò al monastero di Reichenau. I monasteri erano luoghi accoglienti ed evoluti. Lì Ermanno trovò gente che gli volle veramente bene e studiò poesia, storia, astronomia, musica, liturgia. Il corpo era rattrappito, ma il cervello geniale. E così sprigionò tutte le sue potenzialità. Scrisse una storia del mondo, due trattati di astronomia sull’astrolabio, libri di gesta, una cronaca di Svevia, trattati musicali.
    Morì a 41 anni meditando sull’Hortensius di Cicerone.
    A lui dobbiamo la composizione di due stupende antifone mariane: la Salve Regina e l’Alma Redemptoris Mater.
    Un genio in un corpo deforme che fu amato per ciò che era.
    Roba da Medioevo!

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