di Carla Vanni
Ronaldo prende troppi soldi, sicuramente. Ha grandi qualità innate esaltate da una disciplina di ferro, da un rigore che non conosce tregua, ma ripagate da fiumi inesauribili di soldi che richiedono altrettanta inesauribile dedizione.
Mangia come un Francescano (petto di pollo ed insalata quasi sempre), sei ore di allenamento personale al giorno da aggiungere a quelle con la squadra, che in totale fanno oltre dieci ore. I soldi sono indubbiamente troppi, senza misura..ma è pur vero che conduce una vita che in molti abbandonerebbero dopo poco se solo potessero sperimentarla: ai lussi esagerati ci si abitua subito, ma non alla fatica ed alle rinunce senza sosta. Poi c’è la perdita della libertà personale, di quella dei suoi cari e l’aumento esponenziale dei rischi che affronta giornalmente sia lui che tutta la sua famiglia. In realtà, giace in uno stato di lussosissima schiavitù, è un uomo prostrato davanti a Mammona, che non fa certo sconti a chi si inginocchi al suo cospetto.
Non è certo da legittimare, mai si potrebbe, l’erogazione di certe cifre a titolo di compenso a chiunque si voglia, ma un bel po’ del denaro che Ronaldo incasserà riguarda da vicino molte persone, e nel migliore dei modi.
La verità, e la sa bene F.C.A., è che Ronaldo porta più soldi di quelli che guadagna.
Ed il lato positivo non è certo l’incremento del patrimonio e dei ricavi per la stessa F.C.A. o per la famiglia Agnelli, che già non tremano, ma tutto l’indotto che sollecita un personaggio del genere. Per fare un esempio, già l’altro ieri lo store ufficiale della Juventus ha sospeso in anticipo la vendita delle magliette perchè erano finite le lettere per comporre il nome “Ronaldo”..o meglio: non avevano intuito un tale afflusso di acquirenti. E questo episodio ci anticipa come andranno le cose che riguardano tutti quelli che lavorano attorno al personaggio, anche da lontano.
Le fabbriche non sono in Italia? Ci sono le multinazionali di mezzo? Non è escluso, ma il beneficio sarà talmente esplosivo che sarà difficilissimo che qualcuno ne resti fuori, anche dai livelli più remoti. Si parla addirittura di un risanamento generale dell’economia della FIGC, del rifacimento degli stadi fatiscenti tanto sarà l’introito legato alla sua presenza in Italia. E non finisce certo qua: è facile prevedere un maggiore afflusso di tifosi in qualsiasi città dove giocherà la Juventus, a Torino in primis: più lavoro per tutto il terziario che si occupa di turismo e per tutte le attività che sono vi connesse anche indirettamente.
Giocare a calcio non è amorale e se qualcuno vuole proprio pagare Ronaldo con quelle cifre, ben vengano i benefici per tutti: basterebbero già qualche centinaio di famiglie liberate da Equitalia, qualche famiglia senza più rate affitto in arretrato, qualche azienda che non licenzi anche un solo impiegato destinato a quella sorte, qualche cassaintegrato non più tale e già i soldi guadagnati da Ronaldo sarebbero benedetti. Ma l’effetto sarà ovviamente molto più esteso che a centinaia di famiglie ed a qualche azienda.
Inoltre Ronaldo possiede un gran numero di attività economiche. E’ prevedibile che, da acuto uomo di affari quale è (anche), incrementerà i suoi impegni, che vuol dire più posti di lavoro. In molti godranno del contratto con la Juventus da lontano, ma abbastanza da vicino da migliorare la loro vita.
L’economia funziona così e, che piaccia o meno, il contratto firmato da Ronaldo farà bene a tanti. Naturalmente non è interessante che lui diventi più ricco, ancora di più (magari speriamo che presto o tardi incontri la Verità), ma l’indotto che porterà sarà importante per moltissimi: quindi, “carissimo” Ronaldo benvenuto e cent’anni di permanenza da noi!
Se poi vogliamo recriminare a tutti i costi ed ignorare le leggi dell’economia, ricordiamoci (ma di questo non ne ha parlato nessuno) che i soldi di Ronaldo potrebbero servire a comprare un quarto figlio da qualche disperata, per la quale non c’è e non ci sarà mai benessere che la ripaghi della perdita. Ecco, questa è l’unica prosperità che non auguro a nessuno.
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