di Carla Vanni

Proprio qualche giorno fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato sani di mente coloro che vogliono transitare da un sesso all’altro, i cosiddetti  “transgender”. Avremmo voluto approfondire l’argomento, diciamolo subito, ma sul sito dell’OMS non compare alcun riferimento a questa decisione. Stiamo facendo alcune ricerche più approfondite e ve ne renderemo conto in seguito.

Che la transizione resti incompleta e sostanzialmente formale, non sta a noi sottolinearlo: ci pensano le ovvie evidenze.

Restando nel tema,  a Roma è accaduto un fatto riportato da una eminentissima testata italiana, che qualche considerazione la merita.

Una lesbica dichiarata si è presentata ad una selezione di personale, presso un chiosco in attività in un noto evento della Capitale. Si è presentata è un po’ impreciso, perchè ha risposto tramite whatsapp. La selezione riguardava personale femminile e la ragazza omosessuale si è presentata. E già qui sorge il primo quesito: come mai una persona che intimamente si sente maschio, che aspira ad essere riconosciuta ed a vivere come un maschio.. risponde ad una richiesta che le imporrebbe di essere riconosciuta come femmina? Purtroppo non possiamo rispondere noi, la risposta la conosce solo l’interessata ma qualche idea potrebbe spuntare anche all’altissima O.M.S.

I gestori del chiosco si sono fatti mandare una foto ed hanno risposto che cercavano ragazze e che lei sembrava un uomo. Quindi no.

A questo punto, a rigor di logica,la ragazza avrebbe dovuto esultare per il pieno riconoscimento della sua “vera” identità: sembra un uomo e quindi uno dei suoi obiettivi è sicuramente raggiunto…ed invece no.

Ovviamente si è rivolta immediatamente al Help Gay line per denunciare l’accaduto, ritenendo questa un’ingiustizia insopportabile, una discriminazione violenta.

In pratica, tentando di riassumere: una ragazza, che vuole essere uomo ma che avrebbe voluto essere assunta  come ragazza, è stata rifiutata perchè sembra un uomo. Lei si è arrabbiata perchè è una ragazza e come tale voleva essere assunta, pur avendo l’aspetto di un uomo come è  nelle sue aspirazioni.

Vi diamo il tempo di rileggere due volte e poi andiamo avanti.

Neanche a dirlo, alcune testate hanno ripreso immediatamente la denuncia senza rendersi conto del senso reale del fatto: ormai bastano le parole “omosessuale” e “discriminazione” che le tastiere si attivano autonomamente..e difatti si vede che dietro un cervello non c’è.

Altri invece hanno  opportunamente modificata questa cronaca, chè forse  si sono accorti della situazione “ossimorica”, e quindi hanno scritto “Discriminata perchè omosessuale”, che certo è una notizia deprecabile  e che speriamo sinceramente di non leggere mai e poi mai. Ma questa volta l’abbiamo letta a cuor leggero perchè non è vero: non è la notizia che riguarda realmente questa ragazza.

Non vogliamo trarre troppe conclusioni, anche perchè i fatti sono netti  pur nella loro insanabile mescolanza.

Ma qualche considerazione va fatta, ad onore di Bauman: sul liquido si costruisce poco ed anzi nulla. E, se si costruisse, tutto affonderebbe in breve termine. Queste cronache ne sono la dimostrazione più impeccabile. Per quanto illustrissimi intellettuali, illuminati specialisti, organizzazioni di presenza planetaria e chiunque altro abbia voglia di salire in cattedra ci vogliano dimostrare che il liquido è solido fondamento, la Roccia, Essa ed Essa sola, resta l’Unica dove poggiare il piede quietamente.

Auguriamo alla ragazza omosessuale il suo vero bene: conoscere, presto o tardi, la Verità.

 

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